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Leclerc: “È un sogno e lo dedico ad Anthoine”

Leclerc: “È un sogno e lo dedico ad Anthoine”

La gioia più grande in un momento di dolore immenso: Charles Leclerc ha finalmente coronato l’ambizione di conquistare un Gran Premio, nella giornata successiva alla perdita dell’amico Anthoine Hubert. Dopo aver sfiorato la vittoria in Bahrein, sfumata per un problema tecnico, e in Austria, regolato da Max Verstappen, a Spa il giovane monegasco è riuscito a salire sul gradino più alto del podio a termine di una gara impeccabile. Ma non è stato facile, sia emotivamente che sportivamente.

Gioia e dolore

Da una parte c’è un sogno che avevo fin da quando ero bambino che si è realizzato oggi” ha rivelato Charles, “dall’altra abbiamo vissuto due giorni molto difficili, perché ieri abbiamo perso un amico” continua, ricordando Hubert, sua conoscenza fin dai tempi dei kart. “Vorrei dedicare la mia prima vittoria a lui: siamo cresciuti insieme con Anthoine, Esteban (Ocon), Pierre (Gasly) ed è veramente un peccato quello che è successo ieri, quindi non posso godermi appieno la mia prima vittoria in Formula 1, anche se aver vinto proprio oggi è un ricordo che mi terrò nel cuore“.

Una gara tiratissima

È stata una gara molto difficile” prosegue il ferrarista analizzando la sua corsa, “perché abbiamo faticato parecchio con le gomme, soprattutto verso la fine. Da parte mia, però, sono molto contento per quello che ho fatto rispetto a Budapest. Ho gestito le gomme meglio e, anche se le Mercedes erano molto veloci in gara, come ci aspettavamo da ieri, è stato un grande weekend, con pole position e prima vittoria, quindi sono soddisfatto. Ho avuto un pochino di pressione alla fine, ma sono contento di essere riuscito Hamilton dietro“.

Il “sacrificio” di Vettel

Si è dichiarato soddisfatto anche Sebastian Vettel, “sacrificato” dal team per proteggere la leadership di Leclerc: “Ovviamente abbiamo anticipato il pit per cercare di stare davanti a Lewis. Con il senno di poi siamo entrati troppo presto, ma a quel punto stavo cercando di proteggere la vettura di testa. Anche dopo è stato abbastanza chiaro che con le medie non sarei riuscito a tenere il secondo posto ed ho dovuto semplicemente cercare di bloccare le Mercedes il più possibile“.

“Non avevo passo”

Non avevo il passo, non mi sentivo a mio agio in macchina. Stavo consumando le gomme troppo rapidamente. Non è stata una buona giornata per me, ma lo è stata per il team” ha ammesso con onestà il tedesco. “Oggi ho fatto gioco di squadra. Dopo i primi giri ho capito che non ero in grado di gestire le gomme come mi sarebbe piaciuto e da quel punto in avanti sono rimasto in pista solo per aiutare il team e ci sono riuscito“.

Foto in evidenza, crediti: F1, sito ufficiale