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F1, nessun rinvio per il GP del Vietnam: la conferma degli organizzatori

F1, nessun rinvio per il GP del Vietnam: la conferma degli organizzatori

Il Coronavirus tiene in allerta anche il mondo dello Motorsport, che sta monitorando ormai da qualche tempo l’evoluzione del morbo per cercare di non far correre rischi ad appassionati e addetti ai lavori in occasione degli eventi organizzati in Asia. A pochi giorni dall’ufficializzazione del rinvio (a data da destinarsi) del Gran Premio in Cina di Formula Uno, che avrebbe dovuto tenersi il prossimo 19 aprile, è stata presa una decisione opposta per la tappa ad Hanoi, in Vietnam, una prima volta assoluta per la storia del Circus. La gara, prevista il prossimo 5 aprile, si terrà infatti regolarmente.

La sicurezza sarà garantita

La conferma è arrivata dagli organizzatori del circuito, che hanno già messo in vendita i biglietti in vista della corsa, attesissima proprio perché si tratta di un esordio assoluto per il Circus nel Paese asiatico.

Gli organizzatori del circuito ci hanno tenuto a sottolineare proprio in queste ore quanto il Gp del Vietnam possa essere importante anche per l’impatto sul piano economico che potrà generare, ma mettendo in evidenza che non ci sono rischi per la salute di addetti ai lavori e appassionati. Il GP non verrà posticipato. Si tratta di un evento sportivo con un impatto enorme sul turismo dell’intero Vietnam, verranno prese tutte le misure necessarie per garantire la massima sicurezza” – sono le parole all’agenzia AFP di  Martan Tran Trung Hieu, Vicedirettore del dipartimento del turismo di Hanoi, in accordo con Le Ngoc Chi, CEO del GP del Vietnam.

Tutto come da programma

Pochi giorni fa Ross Brawn, direttore generale della Formula Uno, aveva rassicurato tutti sullo svolgimento del Gran Premio del Vietnam: nonostante la quarantena scattata a Son Loi, centro a nord-ovest di Hanoi, che coinvolge ben 10 mila persone, non ci sarebbe stato alcun cambio di programma. “Per il Vietnam, tutti i feedback che stiamo ricevendo sono un po’ come il Regno Unito – aveva detto Brawn – Ci sono stati alcuni casi, ma non un livello che ci riguarda. Il consiglio che stiamo ricevendo è che possiamo andare lì“. E così sarà: l’appuntamento, come da calendario, si terrà il prossimo 5 aprile.