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F1, Mercedes: ala posteriore “flessibile” sulla W11?

F1, Mercedes: ala posteriore “flessibile” sulla W11?

La Mercedes si sta confermando anche in questa stagione la scuderia da battere, già in testa alla classifica costruttori e piloti grazie a Lewis Hamilton. Difficilmente il titolo, che  nelle mani delle Frecce d’Argento ormai dal 2014, potrà cambiare padrone. Anche chi credeva, come la Ferrari, di avere in parte colmato il gap si è trovato di fronte una situazione più amara del previsto. I più attenti sono però riusciti a intravedere un elemento davvero rilevante che sta condizionando le prestazioni della monoposto: un’ala posteriore che si inclina verso l’interno di ogni curva, perfetta per aumentare ulteriormente la velocità rispetto a quanto fatto dal pilota.

Un elemento sottovalutato ma decisivo

Sin da prima della partenza di questa annata così particolare non c’erano grandi dubbi sulle potenzialità della Mercedes, ma in gara i risultati, se possibili, sono stati ancora più sorprendenti. Anzi, a Silverstone, in occasione della prima gara, lo stupore è stato ancora maggiore nel vedere Lewis Hamilton arrivare primo al traguardo nonostante fosse su tre ruote.

La cura della monoposto è da sempre uno degli aspetti a cui la scuderia tedesca tiene maggiormente e lo si è evidenziato anche in queste gare. Come riportato da motorsport.com le inquadrature avrebbero messo in evidenza un elemento che permetterebbe di centrare prestazioni ancora più performanti. Si tratterebbe dell’ala posteriore della monoposto, che sarebbe in grado di inclinarsi verso l’interno della curva. Una deformazione alla vista quasi impercettibile, ma che -se ci fosse-consentirebbe di usufruire di un carico aerodinamico maggiore. E sappiamo bene come questo possa rivelarsi fondamentale in alcuni circuiti.

Più veloci in pista rispetto agli avversari

I risultati ottenuti in pista finora sono quindi certamente merito dei piloti, ma sono allo stesso tempo frutto del lavoro svolto dai tecnici che hanno cercato di migliorare ulteriormente una monoposto già forte. L’effetto sarebbe rivelante soprattutto in alcuni frangenti della gara: le Frecce d’Argento sarebbero infatti in grado di guadagnare fino a 2 km/h di velocità in percorrenza.

Gli avversari non sono comunque rimasti a guardare, a partire da Ferrari e Red Bull, che starebbero sperimentando soluzioni simili. Il caso Racing Point, però, insegna: la FIA vuole vederci chiaro e capire se la soluzione possa essere rispettosa del regolamento. Per evitare equivoci entro la fine della settimana dovrebbe arrivare una nuova direttiva tecnica firmata da Nicholas Tombazis, delegato tecnico FIA per le monoposto.

Foto: Twitter Lewis Hamilton