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Caso Racing Point, la Ferrari invia una lettera di chiarimento alla FIA

Caso Racing Point, la Ferrari invia una lettera di chiarimento alla FIA

La stagione di Formula Uno è solo agli inizi, ma non sono mancate le polemiche. La Renault ha infatti presentato reclamo contro la Racing Point alimentando dubbi sulle caratteristiche dell’impianto frenante della macchina. A detta del team francese, questo elemento non sarebbe del tutto “originale”. Ora, anche la Ferrari ha deciso di scrivere una lettera alla FIA per un chiarimento sul regolamento. Come riporta La Gazzetta dello Sport, la scuderia di Maranello vuole saperne di più sulla parola “costruttori” che viene utilizzata nel Regolamento Sportivo di F1. Molti, infatti ritengono la monoposto utilizzata dai britannici sia quasi una sorta di Mercedes “rosa” a causa delle molte analogie con le Frecce d’Argento dello scorso anno.

La posizione della Ferrari nella disputa Renault-Racing Point

Renault prosegue dritta per la sua strada, convinta di essere nel giusto manifestando i propri dubbi sulle caratteristiche della monoposto della Racing Point. I francesi sono convinti che la scuderia “rivale” abbia violato il regolamento nella realizzazione dell’impianto frenante e che in particolare avrebbe “copiato” la Mercedes dello scorso anno. Ross Brawn, direttore generale della Formula Uno, aveva commentato: “Copiare in Formula Uno è uno standard. Ogni squadra ha fotografi digitali nella corsia dei box che prendono migliaia di foto di ogni auto per l’analisi, al fine di copiare le idee migliori. Noi fornivamo ai nostri fotografi la lista della spesa (il riferimento è alla sua esperienza da dirigente di team, ndr). La Racing Point è semplicemente passata a un altro livello del concetto“. La questione avrebbe quindi aperto un dibattito su quale sia il ruolo reale dei costruttori in casa Ferrari.

La Ferrari è intervenuta nel “contenzioso” portando avanti la sua posizione, espressa peraltro da Binotto poco tempo fa, quando ai microfoni del Guardian, aveva detto a proposito dei customer team: “Se l’attuale emergenza mettesse davvero in dubbio la presenza in Formula 1 di alcune squadre, la Ferrari si confermerà disponibile a valutare questa possibilità. Non sarebbe un… sacrilegio, è un sistema che vediamo oggi in MotoGP“. Gli avversari si erano detti però contrari: nel Circus, infatti, si sfidano esclusivamente i costruttori.

Cosa prevede il regolamento

I dubbi manifestati finora – non solo dalla Renault – sono chiariti da quanto indicato nell’Appendice 6 del regolamento della Formula Uno. Come spiega Sky Sport, qui infatti si indicano quali siano le parti di una monoposto che non possono essere “cedute” a terzi.

Dal canto suo, la Racing Point, respinge tutte le accuse spiegando che ci sono ben 886 disegni a sostegno della propria innocenza. La giornata di oggi potrà essere cruciale: è prevista infatti la riunione dei commissari, che sentiranno l’opinione delle varie parti in causa, oltre ad analizzare le parti che erano state sequestrate poche settimane fa. Il rischio concreto è che possano essere modificati gli accordi commerciali tra i team e Liberty Media.

Foto in alto: Shutterstock