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Vettel non ci sta: “Il podio è una consolazione, la Ferrari non è veloce”

Vettel non ci sta: “Il podio è una consolazione, la Ferrari non è veloce”

Non è stata la domenica del riscatto e, in fondo, non doveva esserlo. Le difficoltà della rossa all’Hungaroring erano tangibili sin dalle libere e, nonostante il lavoro eccezionale di tecnici e piloti, Ferrari è rimasta poco competitiva anche nel corso delle qualifiche. Questo, occorre sottolinearlo, pur avvicinandosi molto alla concorrenza.

Leclerc in difficoltà, Vettel gioca d’esperienza

Tra i due ferraristi quello che ha più da recriminarsi è sicuro Charles Leclerc. Scattato bene, bravo a guadagnare posizione su Bottas nella parte guidata del primo giro, il monegasco ha poi peccato nella gestione delle gomme in una giornata dove il coast & lift (la pratica con cui i piloti controllano l’usura di freni e pneumatici rilasciando il pedale dell’acceleratore prima del punto di staccata) era obbligatorio. Discorso diverso invece per Sebastian Vettel, maestro nel contenere il degrado degli pneumatici. Non a caso è stato il tedesco a ritrovarsi con la vettura più performante a fine gara, potendo agilmente sopravanzare il compagno di scuderia e ottenere il gradino più basso del podio dopo la magica rimonta dell’Hockenheim.

Il terzo posto come “contentino”

Quando sei quarto non hai nulla da perdere” ha riferito il quattro volte campione del mondo “abbiamo fatto un primo stint lungo sperando che dopo la sosta le gomme durassero fino alla fine. C’è stata l’occasione di provare a rimontare mettendo poi quelle più morbide e l’abbiamo sfruttata al meglio, per cui sono soddisfatto del podio, ma non del risultato complessivo“.

Una Ferrari troppa lenta

Seb non ha mancato di sottolineare l’eccessiva lentezza della SF90 rispetto ai competitors: “Non possiamo essere contenti, abbiamo perso perso tantissimi secondi in pochi giri, non eravamo veloci e ci è toccato inventare una strategia aggressiva. Sappiamo che il nostro problema sono le curve lente e qui dobbiamo migliorare la macchina. Il terzo posto è una sorta di contentino, ma non avevamo il passo e c’è ancora tantissimo lavoro da fare”.

La sosta per ricominciare a sognare

Con la sosta estiva, però, in Ferrari hanno la possibilità di rimettere a posto le cose per ripartire al meglio nelle successive due tappe di settembre, tradizionalmente circuiti rossi: Spa e Monza. “La sosta ci servirà per ricaricare le batterie, sapendo che ci saranno delle piste nelle quali andremo meglio, però nel complesso dobbiamo fare di più. Non so cosa porteranno gli altri in termini di aggiornamenti sul motore, noi abbiamo un margine e proveremo a sfruttarlo con nuove idee“. Ha quindi concluso Vettel: “Forse Spa e Monza potranno essere tracciati favorevoli a noi, ma al momento so che debbo fare di più anche io. Non sono contento delle mie prestazioni, con la squadra dobbiamo fare in modo di avere una macchina più forte per combattere contro Mercedes e Red Bull. Saranno due settimane di poco riposo, dobbiamo pensare a qualcosa per crescere“.

Parola a Leclerc

Per quanto concerne Leclerc, il monegasco ha gestito con diplomazia i resti di una domenica difficile: “È stata una gara molto dura. Lo stint iniziale non era male all’inizio, nei primi sei o sette giri, ma poi abbiamo avuto un degrado molto rapido. La Mercedes e la Red Bull andavano sempre più forte ed era impossibile seguirli. Alla fine del primo stint ho faticato con le gomme posteriori e la stessa cosa è capitata anche alla fine del secondo stint. C’è sicuramente qualcosa da imparare da questa gara. Seb non ha faticato così, devo capire cosa fa meglio di me su piste dove c’è un degrado elevato“.

Foto, crediti: F1, profilo twitter ufficiale