Niente da fare per Jorge Lorenzo: il cinque volte campione del mondo era caduto in mattinata durante la prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Olanda. Alla curva 7 del circuito di Assen, passaggio dove la velocità risulta particolarmente elevata, il maiorchino è finito lungo, scivolando nella ghiaia con la sua Honda RC213V. Il pilota ha perduto il controllo del veicolo, rotolando violentemente per più e più volte. Lorenzo è riuscito a rialzarsi sulle sue gambe e a raggiungere il paddock, ma ha fin da subito avvertito un forte dolore alla schiena e al torace con pesanti difficoltà nella respirazione.
Un referto improvviso e inaspettato
I primi accertamenti avevano escluso danni gravi, ma l’equipe ha preferito trasportare il Porfuera all’ospedale più vicino. Sebbene inizialmente i medici non lo credessero, la TAC effettuata su Lorenzo nella clinica di Assen hanno evidenziato una frattura alla vertebra D6: un referto che pesa tanto sul fisico che sulla mente del centauro, probabilmente nel periodo più difficile della sua carriera. Jorge salterà forzatamente il Gran Premio d’Olanda e quasi certamente anche l’appuntamento della prossima settimana al Sachsenring. È auspicabile pronosticare un ritorno in pista a Brno, in programma per il primo weekend di agosto.
As a result of his FP1 crash, @lorenzo99 has been declared unfit and will miss the remainder of the #DutchGP ??#MotoGP pic.twitter.com/VOn59YG0WW
— MotoGP™ ?? (@MotoGP) 28 giugno 2019
Tempi di recupero non ufficiali
È tuttavia doveroso evitare di azzardare analisi approssimate: come suggerisce il Dottor Charte, responsabile della Clinica Dorna, gli esami hanno sì comprovato l’esistenza della frattura ma sono necessarie ulteriori verifiche per sondarne l’entità. Il brutto incidente non sembra comunque aver arrecato danni al sistema neurologico dello sportivo, che conserva la totale mobilità di tutti gli arti. Un triste epilogo all’indomani di ciò che doveva essere il round del rilancio di Lorenzo, dopo il viaggio in Giappone e l’impegno da parte del colosso di Iwata a soddisfare tutte le richieste dello spagnolo. Proprio per il GP d’Olanda, infatti, la RC213V aveva subito pesanti modifiche per adattarsi alla sua guida.
