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Marquez: pole al Mugello ai limiti della sportività

Marquez: pole al Mugello ai limiti della sportività

Sabato di fuoco al Mugello per il Gran Premio d’Italia. Valentino Rossi, “padrone di casa” non supera lo sbarramento del Q2 ed è molto dietro con la sua Yamaha: scatterà soltanto 18esimo. Nella sessione che assegna la pole Marc Marquez e Danilo Petrucci sembrano fin da subito i più brillanti, ma è il primo a centrare il giro più veloce sfruttando la scia di Andrea Dovizioso per due giri consecutivi. Il crono di 1’45″519 consente al Cabronçito di ottenere la quarta pole stagionale nel sesto round iridato, davanti ad uno strabiliante Fabio Quartararo (+0″214) e Petrucci (+0″362).

Lo schieramento

Apre la seconda fila un Franco Morbidelli (+0″440) in grande condizione, il quale domenica dopo domenica compie notevoli passi in avanti. Adesso serve solo la zampata in gara. Quinto Miller e sesto Cal Crutchlow, che precedono il trio composto da Vinales, Bagnaia e Dovizioso, incapace di andare oltre la nona casella. Chiude la top ten Takaaki Nakagami su Honda.

La polemica

A scaldare gli animi, ancora una volta, le scintille di Marquez. Dopo aver ottenuto il tempo giusto, il campione del mondo in carica si è reso protagonista di una aggressiva e di fatto inutile entrata ai danni di Dovizioso che ha dovuto rallentare per evitare il contatto. L’atteggiamento beffardo di Marquez non si è concluso con il suo successo parziale, nel post-gara ha ironicamente commentato ai microfoni di SkySport: “Ho fatto due giri dietro il Dovi, il primo è andato un po’ lento, il secondo è stato quello buono!“.

Domenica di guerra

Insomma, quel che si prospetta è un Mugello da correre spalla a spalla, testa a testa. Marquez ha il vantaggio di un pacchetto tecnico migliore, ma gli italiani saranno più motivati che mai a far bene sotto gli occhi e le urla del proprio pubblico. La corsa sarà un attacco senza sosta: il drop delle gomme, con le mescole in dotazione, è risibile e dovrebbe palesarsi soltanto negli ultimi giri.