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Formula Uno, Brawn si sbilancia: “Non vogliamo perdere la Ferrari”

Formula Uno, Brawn si sbilancia: “Non vogliamo perdere la Ferrari”

La stagione 2017 della Formula Uno è ormai quasi al termine, ma i vertici del Circus sono già al lavoro da tempo per programmare al meglio le prossime annate. In particolare, alcuni cambiamenti di rilievo potrebbero essere introdotti a partire dal 2021. Le principali modifiche al regolamento dovrebbero coinvolgere soprattutto i motori delle monoposto. Il presidente della Ferrari Sergio Marchionne non ha nascosto la sua contrarietà ed è arrivato addirittura a minacciare di lasciare le gare. Secondo Ross Brawn, attuale dirigente di Liberty Media, è comunque ancora possibile trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti in causa.

La Ferrari deve essere tutelata

In casa Ferrari il titolo piloti in Formula Uno manca ormai da dieci anni, ma il prestigio del team di Maranello resta intatto. Una considerazione particolare da parte di Liberty Media, è quindi più che naturale. Ross Brawn, attuale direttore organizzativo della società che gestisce il Circus, non ha avuto timore a sottolinearlo ben sapendo la posizione del team sui possibili cambiamenti che potrebbero essere introdotti dal 2021: “Sappiamo molto bene che la Ferrari è una parte molto importante della Formula 1 – ha spiegato Brawn – Una realtà che conosco bene avendoci lavorato 10 anni. Il nostro compito sarà quello di trovare soluzioni che ci permettano di non perdere la Ferrari, e penso che ci riusciremo”.

Per la prima volta Brawn arriva addirittura a fare un “mea culpa” su quanto fatto nelle ultime settimane: “Forse avremmo potuto presentare le regole in modo diverso, al fine di evitare degli aspetti conflittuali. Forse mi sono espresso più come ingegnere che come diplomatico” – ha precisato.

Motori a rischio

Il timore della Ferrari è innanzitutto uno: mantenere la propria identità nella progettazione del motore. Brawn è consapevole di questa situazione: “Riconosco l’importanza di poter mantenere l’impronta di un motore Ferrari – continua -. A Maranello devono poter dire ‘questo è il nostro motore’. Sono concorde sulla necessità di non creare problemi su questo fronte“.

La necessità di cambiamento voluta da Liberty Media nasce proprio osservando quanto sta accadendo attualmente in gara. Le differenze di performance tra i vari propulsori appaiono troppo evidenti ed è quindi necessario correre ai ripari. Le modifiche al regolamento potrebbero giovare anche allo spettacolo: Il motore attuale è molto costoso, non fa il rumore che vorremmo, e sta contribuendo a creare una farsa con il sistema di penalità – ha concluso Brawn –. In più, con l’attuale regolamento non c’è nessun nuovo costruttore interessato ad entrare in Formula Uno. Siamo disponibili ad ascoltare eventuali proposte, purché siano indirizzate verso un sistema più economico e più attraente per il pubblico”.