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Incredibile disavventura alla Dakar 2018: Al Rajhi fermato da un’onda

Incredibile disavventura alla Dakar 2018: Al Rajhi fermato da un’onda

La Dakar 2018 è giunta alla sua quinta tappa dove non sono mancati i colpi di scena. È arrivato infatti inaspettato il ritiro di Sebastian Loeb, uno dei candidati alla vittoria finale su Peugeot. Il francese ha preso la decisione in seguito a un incidente avvenuto al termine della giornata, vinta dal compagno di team Stephane Peterhansel. Non è finita qui: Yazeed Al-Rajhi è infatti rimasto impantanato dopo essere stato travolto da un’onda incontrata a seguito di una traiettoria sbagliata.

Un errore pagato a caro prezzo

Resistenza, concentrazione e capacità di superare le difficoltà sono caratteristiche indispensabili per chi vuole gareggiare alla Dakar, una manifestazione sicuramente pesante ma in grado di scatenare importanti emozioni. Ne sa qualcosa anche Yazeed Al-Rajhi, che ha deciso di mettersi alla prova in questa edizione a bordo di una vettura Mini.

Il pilota è però andato incontro a una difficoltà imprevista e tutt’altro che piacevole. In seguito a una manovra sbagliata compiuta nella quinta tappa, si è infatti avvicinato decisamente troppo all’Oceano Pacifico in un punto del percorso (lungo 20 km) da percorrere sulla spiaggia. Proprio in quel momento, infatti, un’onda dall’altezza elevata ha finito per travolgere l’auto, che è rimasta così impantanata senza riuscire a proseguire oltre.

Il rammarico per l’incidente è stato forte proprio perché è avvenuto quando ormai mancavano solo dieci chilometri all’arrivo mentre il saudita era in piena lotta per conquistare la tappa con Stéphane Peterhansel e Bernhard Ten Brinke. Riuscire a liberarsi da quella situazione è stato tutt’altro che semplice. Pochi minuti dopo hanno infatti dovuto intervenire Garafulic e Palmeiro, che lo hanno aiutato a rimettersi in modo con la loro quattro ruote motrici.

Un’impresa difficile

Portare a termine una manifestazione difficile come la Dakar non è mai semplice per nessuno, ma quanto accaduto Al-Rajhi è la conferma di come sia più complesso farlo con una vettura non adeguata a percorrere tratti dal fondo complesso.

Ad ammettere l’errore è lo stesso pilota: “C’erano due tracce segnate nella sabbia – ha detto Yazeed una volta arrivato al bivacco di Arequipa – e noi purtroppo abbiamo optato per seguire quella sbagliata“.