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MotoGp, la Honda diffonde la telemetria di Valencia: ecco come Marquez ha evitato la caduta

MotoGp, ecco come Marquez ha evitato la caduta a Valencia

A Valencia, dove è andata in scena l’ultima tappa stagionale della MotoGp, Marc Marquez ha ottenuto il titolo di campione del mondo grazie a una grande prestazione. Lo spagnolo si è distinto per un gesto da vero fuoriclasse: alla curva 1 ha forzato l’anteriore per evitare il possibile attacco di Johann Zarzo. In base ai dati diffusi dalla Honda, la manovra è stata compiuta con un angolo di piega di 64 gradi. Una mossa decisiva, che gli ha impedito di cadere a terra.

Un gesto da vero campione

Riuscire a competere ad alti livelli per diverse stagioni nel Motomondiale è tutt’altro che semplice. Oltre a una moto affidabile, infatti, servono determinazione e voglia di migliorarsi costantemente. Marc Marquez, reduce dalla conquista del titolo, il quarto in MotoGp, rientra pienamente in questa categoria. Lo spagnolo, pur avendo solo 24 anni, sta collezionando una serie di record, ma non ha intenzione di fermarsi qui.

A Valencia, dove si è corsa l’ultima gara stagionale, ha dato ancora una volta prova del suo talento. Alla prima curva del circuito, a sette giri dalla conclusione, ha rischiato di perdere quanto di buono aveva fatto negli ultimi Gran Premi. Le sue doti straordinarie gli hanno però permesso di raggiungere l’obiettivo. In quel frangente lo spagnolo era in lotta con Zarco ed è riuscito a frenare trenta metri più tardi del solito, affrontando la curva in terza marcia a 153 km/h. Proprio quando l’anteriore stava quasi per cedere, il pilota è riuscito a percorrere altri 50 metri fuori traiettoria. L’angolo di piega, secondo quanto ha rivelato la telemetria della Honda, ha raggiunto addirittura i 64 gradi. Una misura stratosferica, che gli ha permesso di restare in sella.

Il racconto dell’impresa

A rivelare come abbia fatto a compiere un gesto così eccezionale, che richiede anche di essere preparato a livello fisico, è stato lo stesso neo campione del mondo: “Quando sono arrivato alla curva ho capito di essere entrato troppo veloce – racconta il pilota catalano – Ma ho pensato: ‘Adesso freno e mi butto dentro’. Invece, ‘boom!’, mi sono ritrovato addosso tutto il peso mio e della moto. Ho dovuto usare il gomito e il ginocchio come leva, e penso che anche il sostegno dei tifosi mi abbia aiutato a riportare la moto in piedi“.

Lo spagnolo non è comunque nuovo a imprese così importanti sulla pista. Tra i precedenti più importanti in cui è riuscito a fare il possibile per non cadere ricordiamo quanto fatto a Brno nel 2014 e nel 2016. In questa stagione, invece, si è distinto già alla prima curva a Sepang.

Chi lo conosce bene sa quanto a Marquez non piaccia lasciare niente al caso. Proprio per questo ama effettuare una serie di allenamenti specifici, sia sullo sterrato con la moto da dirt track, sia sull’asfalto, dove invece prova a effettuare lo slalom tra i coni. Il talento che indubbiamente Marc possiede non ha certamente un ruolo di secondo piano.