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MotoGp, la Yamaha si prepara per il 2018: presentazione ufficiale il 24 gennaio

MotoGp, la Yamaha si prepara per il 2018: presentazione ufficiale il 24 gennaio

La stagione 2017 di MotoGp si è conclusa con il trionfo di Marc Marquez, al quarto titolo nella classe regina, ma le scuderie stanno già scaldando i motori in vista della prossima annata, al via tra qualche mese. Uno dei momenti più attesi dagli appassionati è quello in cui si ha la possibilità di conoscere le nuove moto che prenderanno parte alle gare: è un’occasione per capire se i team sono riusciti a risolvere alcuni possibili difetti. La Yamaha, che ha confermato entrambi i piloti, ha un grande desiderio di riscatto, ma per la presentazione ufficiale sarà necessario attendere il prossimo gennaio.

Un grande desiderio di riscatto

Dopo un inizio di stagione quasi sorprendente il 2017 è stato un anno decisamente deludente per la Yamaha. Per il team giapponese è stato infatti raggiunto il risultato peggiore negli ultimi dieci anni. Le aspettative in vista del 2018 sono quindi particolarmente elevate, pur con la consapevolezza di dover lavorare duramente per risolvere il gap con le avversarie.

In attesa degli appuntamenti ufficiali, la scuderia ha fissato in calendario la presentazione ufficiale. L’evento si terrà a Madrid il prossimo 24 gennaio, presso il Matadero, una struttura recentemente ristrutturata per ospitare iniziative di questo tipo. Pochi giorni dopo sarà il momento di scendere in pista per testare la nuova moto: il primo test pre campionato è infatti in programma dal 28 al 30 gennaio a Sepang.

Maverick Vinales e Valentino Rossi in pista

Un ritorno al passato

Nel 2017 le prestazioni della Yamaha sono state caratterizzate da troppi alti e bassi. Il disappunto dei due piloti in diversi casi è stato evidente, al punto tale da spingere Valentino Rossi a correre nell’ultima gara di Valencia con il telaio 2016. Una scelta fatta anche da Johann Zarco nei test privati di Sepang.

Il “Dottore” ha quindi le idee chiare su quello che dovrà fare il team per risolvere il gap: la M1 2017 aveva infatti le maggiori difficoltà sui circuiti con poco grip e a temperature alte. “Le prime tre gare erano fuori dall’Europa e c’era molta aderenza, in più in Qatar si correva di sera. Ma quando siamo rientrati in Europa sono iniziati i guai” – ha detto il nove volte campione del mondo.