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MotoGP, l’allarme del guru Carlo Pernat: “Marquez cambierà scuderia”

MotoGP, l’allarme del guru Carlo Pernat: “Marquez cambierà scuderia”

Ha l’aura tenebrosa del santone, serpeggiando tra i paddock di tutto il mondo perennemente corazzatoo da un paio di occhiali da sole: è stato il manager, il padre e il consigliere dei più forti piloti del Motomondiale degli ultimi venti anni, annoverando tra le sue scoperte pezzi grossi del calibro di Valentino Rossi, Marc Marquez, Dani Pedrosa e Casey Stoner. Intervistato dal sempreverde Paolo “Paolone” Beltramo, Carlo Pernat ha tirato le somme della stagione MotoGP appena conclusasi, lanciando un grande sguardo a quel che verrà.

Promossa Ducati, bocciata Yamaha

Dal punto di vista tecnico direi che c’è stata una delusione, la Yamaha, e una sorpresa bellissima, la Ducati“, il bilancio del 69enne genovese, che poi motiva: “La Yamaha mi ha deluso perché, francamente, è sempre stata la moto di riferimento, non era mai successo di vederle così. Ci metteranno un po’, ed è brutto rendersi conto che non stanno capendo bene la situazione. Dall’altro lato c’è una Ducati che ha fatto un salto in avanti enorme, e secondo me Gigi Dall’Igna i 12 milioni su Jorge Lorenzo li ha spesi come investimento tecnico, più che sul pilota. Quando ha incominciato a parlare della Yamaha gli si sono drizzate le orecchie, e infatti se ci fate caso dal Mugello in poi quella moto è andata sempre bene”.

“Marquez potrebbe andare in KTM”

Punto focale delle sue dichiarazioni, l’ultimo grande talento da egli stesso individuato: Marc Marquez. A riguardo del sesto mondiale ottenuto dallo spagnolo, Carlo ha riferito: “Credo che sia merito più di Marquez che della Honda. Lui è un pilota che non cade anche quando è caduto, una legge fisica che non esiste. Penso che Valentino Rossi sarà superato nel conto dei Mondiali, e che Giacomo Agostini, invece che gufare Vale, è meglio che si concentri su Marc”. Ma la nota più calda dell’intervista ha a che fare con il futuro del Cabronçito: “Un pilota, lo dice la storia, deve vincere i titoli con due marche, non con una. A quel discorso di KTM, che si sussurra da un po’, io ci credo. Fossi il manager di un’azienda, come ho fatto in passato, la prima cosa che farei sarebbe andare a vedere se Marquez è libero. La Ktm, dove mette le mani, normalmente fa bene: hanno i soldi e sono bravi. Supponi che a maggio la moto vada bene, arriva Mr Mateschitz della Red Bull e vuoi che non metta lì 20 milioni all’anno, butto lì una cifra”. Occhi puntati sui giochi di mercato, allora: il 2018 è vicino, e secondo “Don Carlo” bisogna prestare molta attenzione a Jack Miller.