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Coronavirus: Mike Manley annuncia che FCA produrrà mascherine

Coronavirus: Mike Manley annuncia che FCA produrrà mascherine

Il Coronavirus sta mettendo a dura prova i reparti di malattie infettive e terapia intensiva di tutte le strutture ospedaliere nazionali. Il fabbisogno di respiratori e mascherine si fa sempre più imperativo. Perciò, già qualche giorno fa, FCA e Ferrari avevano annunciato una collaborazione con Siare per la produzione di respiratori con l’obiettivo di duplicarne la produzione. Oggi arriva la notizia diffusa dal CEO di FCA Mike Manley, secondo la quale l’azienda convertirà uno stabilimento per la produzione di mascherine.

Un milione di mascherine in arrivo

In un comunicato stampa della UILM, pubblicato proprio oggi, il segretario nazionale responsabile del settore automotive Gianluca Ficco riporta le decisioni di Mike Manley: “Proprio in Italia, FCA è impegnata con Ferrari ad aiutare Siare Engineering a raddoppiare la produzione di respiratori. Inoltre uno stabilimento asiatico sarà convertito alla produzione di mascherine facciali, con l’obiettivo di arrivare a produrre nelle prossime settimane oltre un milione di mascherine al mese, che saranno donate a soccorritori e operatori sanitari”. Ma l’attenzione di Ficco non si pone solo nei confronti del risvolto pratico di questa decisione: “Più in generale mi preme rimarcare che l’impegno di FCA costituisce una speranza ed esprime un alto valore simbolico: è arrivato il momento difatti che le grandi forze globali uniscano i loro sforzi per sconfiggere l’epidemia Covid-19″.

La lettera di Mike Manley

Il CEO di FCA ha scritto una lettera dedicata ai dipendenti nella quale espone tutte le ultime decisioni riguardo l’impegno dell’azienda nella lotta al Coronavirus. Roberto Ficco riporta: “Nella lettera di oggi con cui l’Amministratore delegato di FCA, Mike Manley, comunica ai propri dipendenti di tutto il mondo la sospensione della produzione in tutti gli stabilimenti dell’Europa e del Nord America. Oltre a questo provvedimento ha annunciato che i centri di distribuzione rimarranno operativi solo con volontari. Decisione dura ma necessaria per continuare a fornire i ricambi necessari e permettere ai soccorritori e agli operatori sanitari di spostarsi.

Foto in alto: Pixabay