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Decreto Rilancio: arrivano 4 milioni per i piccoli benzinai

Decreto Rilancio: arrivano 4 milioni per i piccoli benzinai

Dopo una lunga fase di lockdown dovuta alla pandemia globale da Covid-19, anche il governo italiano ha dato il via alla ripartenza e alla cosiddetta “Fase 2”, dal 4 maggio 2020. La crisi sanitaria ha però innescato una depressione economica e molti lavoratori chiedono ancora a gran voce un aiuto dallo stato.

Per rispondere a tali esigenze, è stato varato dal governo il cosiddetto “Decreto Legge Rilancio“. Il provvedimento prevede vari aiuti per le famiglie ma anche per le attività economiche. Tra le altre cose, con questo decreto viene varato il cosiddetto “Bonus Bicicletta”, un incentivo fino a 500 euro per l’acquisto di un mezzo green.

Ma un altro aiuto economico è stato previsto per il mondo della mobilità, in particolare, vengono stanziati 4 milioni per i piccoli benzinai.

In cosa consiste l’aiuto economico ai benzinai

Il Decreto Rilancio ha introdotto un aiuto economico destinato ai piccoli benzinai. Questa decisione è stata intrapresa per ricompensare l’attività degli stessi, che hanno garantito il servizio durante il lockdown per Covid-19.

La loro attività lavorativa, di certo essenziale per la circolazione delle merci primarie, ha però creato una perdita economica agli stessi, che hanno visto scendere il fatturato per la ridotta mobilità durante la quarantena.

Il governo ha previsto un indennizzo per le piccole e medie imprese di rifornimento carburante per quanto riguarda i contributi previdenziali da lavoro dipendente dovuti per le mensilità marzo, aprile e maggio.

Chi può beneficiare del contributo?

Il fondo da 4 milioni, previsto dal Decreto Rilancio è destinato alle stazioni di rifornimento autonome e che non sono direttamente gestite dalle compagnie petrolifere. Inoltre non potranno beneficiarne le stazioni di sosta che combinano il rifornimento all’attività di ristorazione.

Potranno fare domanda di contributo solo le imprese di rifornimento con sede operativa lungo la rete autostradale e che risultavano attive e in regola con il versamento dei contributi previdenziali al 1 marzo 2020. Non saranno oggetto del bonus le somme dovute per l’assicurazione obbligatoria infortunistica.