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In Italia troppi autocarri vecchi, divario tra nord e sud

In Italia troppi autocarri vecchi, divario tra nord e sud

Mentre si prova a portare a termine la svolta green e si vede nel futuro l’affermarsi dell’alimentazione ad idrogeno per il mondo automobilistico, una ricerca del Centro Studi Continental su dati Aci ha messo alla luce una situazione preoccupante nel campo dei mezzi pesanti.

Il Regno Unito ha deciso di bandire dal 2030 la circolazione e la vendita di auto a benzina e diesel, mentre in Italia i dati, analizzati dal Centro Studi Continental, mettono in evidenza l’arretratezza del parco autocarri.

La percentuale di autocarri immatricolati prima degli ultimi dieci anni è superiore al 50%, come si legge sul sito ufficiale del Centro Studi Continental.

Autocarri vecchi, tutti i dati

Il Centro Studi Continental ha analizzato i dati Aci sulle immatricolazioni di mezzi pesanti negli ultimi anni in Italia. Il dato che ne è emerso è significativo: “Il 66,9% degli autocarri per trasporto merci in circolazione in Italia è stato immatricolato fino al 2009. Ne consegue che solo il 33,1% è stato immatricolato a partire dal 2010, e quindi negli ultimi dieci anni“.

Lo studio mette in evidenza che, in Italia, il numero degli autocarri vecchi è nettamente superiore a quelli di nuova immatricolazione. Le ragioni di questa contrazione del mercato si possono ricercare nella crisi economica degli ultimi anni, ulteriormente peggiorata dal diffondersi del Covid-19 nell’ultimo anno.

Le differenze regionali

Ci sono troppi autocarri vecchi in Italia, ma la regione dove ne circolano di più è la Calabria: “La regione in cui vi è la maggior percentuale di autocarri immatricolati fino al 2009 ancora in circolazione è la Calabria (85,3% sul totale degli autocarri che compongono il parco circolante), seguita da Sicilia (82,7%), Sardegna (80,9%), Basilicata (79,8%) e Campania (78,8%)“.

Il Centro Studi Continental, analizzando in chiave regionale i dati, ha evidenziato un divario tra nord e sud Italia: “Anche le posizioni successive della graduatoria sono occupate da regioni del Sud Italia. In generale si può quindi dire che la percentuale di autocarri vecchi ancora in circolazione è maggiore al Sud che nelle altre zone d’Italia“.

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