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Rc auto familiare, l’allarme di ANIA: “Il provvedimento mina l’equità sociale”

Rc auto familiare, l’allarme di ANIA: “Il provvedimento mina l’equità sociale”

Dopo la notizia dell’introduzione dell’Rc auto familiare, il governo si prepara alla revisione dell’emendamento e chiarisce un aspetto tecnico centrale per tutti i possessori di vetture, dalle auto alle moto. Ma ANIA (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) lancia l’allarme sul fatto che i benefici decantati in realtà non sarebbero equi dal punto di vista sociale.

Rc auto familiare in attesa di revisione

Per evitare che tutti chiedano l’attribuzione della classe di merito più vantaggiosa immediatamente, dal governo si chiarisce che solo a partire dal primo rinnovo utile sarà possibile usufruire dell’Rc auto familiare. L’emendamento contenuto nel decreto fiscale prevede l’attribuzione della classe di merito più vantaggiosa tra quelle presenti in famiglia o di proprietà del singolo, anche in presenza di veicoli diversi (auto-moto). Pare che comunque l’emendamento dovrà subire una revisione in Commissione Finanze, per cui sembra che ci siano ancora diversi aspetti in sospeso.

L’allarme di ANIA

L’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici subito dopo l’approvazione dell’Rc auto familiare ha espresso preoccupazione: “Alle condizioni previste dalla norma (la mancanza di sinistri nell’ultimo quinquennio attutisce solo parzialmente gli effetti), il dato sugli incidenti causati da ciascun assicurato si azzera in fase di rinnovo, impedendo di valorizzare le condotte di guida virtuose a scapito di quelle meno prudenti o, addirittura, troppo disinvolte“.

L’associazione ha anche affermato che si tratta di un provvedimento che taglia fuori tutti coloro che non hanno un nucleo familiare. Rispetto all’equità dell’emendamento dal punto di vista sociale, ANIA ha affermato che l’Rc auto familiare “finirebbe in ogni caso per impattare negativamente sui prezzi soprattutto a danno degli utenti più virtuosi e delle famiglie presumibilmente appartenenti alle classi meno agiate che posseggono un solo mezzo“. Ad Ansa, ANIA ha dunque espresso la sua opinione: “Il provvedimento mina l’equità sociale, depotenzia la sicurezza stradale e farà aumentare i prezzi“.

Foto in alto: Shutterstock