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Stragi del sabato sera: i dati shock di Asaps e l’appello al governo

Stragi del sabato sera: i dati shock di Asaps e l’appello al governo

Lo scorso 10 dicembre, Giordano Biserni, presidente Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale), ha commentato, in occasione di un’udienza informale alla Commissione Trasporti della Camera, i dati degli ultimi mesi relativi alle stragi del sabato sera, cioè gli incidenti che avvengono nelle 16 ore che vanno dalle 22 del venerdì alle 6 del sabato e dalle 22 del sabato alle 6 della domenica. L’Asaps tramite il suo presidente ha chiesto al governo di intervenire con dei provvedimenti sulla materia concentrandosi in particolare su 2 punti caldi: l’uso del cellulare alla guida e l’abuso di stupefacenti.

I dati degli osservatori Asaps sugli incidenti mortali del weekend

Dopo i notevoli progressi fatti nella prevenzione di questi incidenti nei 15 anni tra il 2001 (917 vittime) e 2015 (poco più di 300 vittime), le cifre sono infatti tornate a crescere negli ultimi due anni. Questo fatto ha spinto l’Asaps a riattivare, a quattro anni dalla sospensione, il proprio osservatorio dedicato.

I dati di ottobre e novembre sono preoccupanti. Negli otto finesettimana presi in considerazione sono avvenuti sulle strade italiane 79 incidenti gravi, in cui 50 persone hanno perso la vita e 166 sono rimaste ferite.

Allarmanti anche i dati provenienti dall’osservatorio Asaps specificamente dedicato alle due ruote. Nei soli 13 finesettimana di giugno, luglio e agosto sono infatti morti 185 motociclisti.

Le cause delle “stragi del sabato sera

Le cause della recrudescenza delle “stragi del sabato sera“, secondo Biserni, sono da ricercarsi in un generale calo di attenzione sul tema.

Questo si traduce sul piano pratico in una riduzione dei controlli, nella cronica carenza di personale e strumentazione, nella mancanza di adeguate campagne di sensibilizzazione contro il consumo di alcolici e sostanze stupefacenti.

Ulteriore e fatale elemento di rischio, contro cui l’Asaps si batte da tempo, è rappresentato dallo smartphone, il quale viene utilizzato al volante non più solo per telefonare, ma sempre più anche per messaggiare, navigare e fotografare.

L’appello di Asaps al governo

Il presidente dell’Asaps Biserni ha lanciato un appello: “Vogliamo chiedervi di pensare ad un provvedimento urgente, con un decreto-legge che contenga pochi ma rapidi provvedimenti da attuare”.

Tra le misure caldeggiate: la sospensione immediata della patente per l’utilizzo del telefono alla guida, un piano di assunzioni straordinarie per le Forze dell’ordine, l’inasprimento dei controlli per la guida sotto stupefacenti, l’avvio di campagne nazionali di sensibilizzazione ed educazione sul tema della sicurezza stradale.