Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Formula Uno, l’inizio in salita di Sirotkin: tutta colpa di un sacchetto di plastica

Formula Uno, l’inizio in salita di Sirotkin: tutta colpa di un sacchetto di plastica

Alla vigilia della prima gara stagionale in Australia le aspettative di Sergej Sirotkin, alla sua prima stagione al volante della Williams, erano certamente diverse. Il giovane pilota non è però riuscito a portare a termine il Gran Premio e non ha potuto nascondere la sua delusione. La motivazione del suo ritiro deve essere ancora confermata con certezza, ma la prima ipotesi sembra davvero beffarda: il russo avrebbe infatti raccolto un sacchetto di plastica.

Una domenica da dimenticare

La Williams non ha iniziato certamente la stagione in Formula Uno come una delle scuderie più accreditate per la conquista del titolo, ma con la voglia di fare bene grazie a due piloti giovanissimi come Stroll e Sirotkin. L’esordio sulla monoposto britannica non è però stato dei migliori per il russo, costretto al ritiro a causa di un guasto ai freni posteriori già al sesto giro.

Un contrattempo che non ci voleva per uno come lui, che voleva approfittare del Gran Premio anche per prendere maggiore confidenza con la sua monoposto. Il team ha però voluto vederci chiaro e capire cosa potesse avere provocato un problema così inaspettato. La motivazione appare davvero surreale: la presenza di un sacchetto di plastica in pista.

La Williams di Sirotkin in Australia (Foto: LAT Images)

Una beffa difficile da credere

È stato lo stesso Sirotkin, dopo essersi consultato con i suoi tecnici, a comunicare la motivazione che gli avrebbe impedito di portare a termine regolarmente la gara. Il primo a essere incredulo è proprio il russo: “Non ci crederete mai – ha raccontato -. Un sacchetto di plastica è andato ad infilarsi nella presa d’aria del freno posteriore destro. Abbiamo ancora dei resti di quella busta attaccati alla carrozzeria della vettura. È stata proprio una grande busta“.

Il problema è avvenuto proprio a inizio gara: “Mi trovavo nel terzo o nel quarto giro ed ho iniziato ad avvertire un grande surriscaldamento dei freni che ha distrutto l’impianto frenante. Ovviamente in quel momento mi sono trovato completamente senza più risposta dal pedale del freno. Fortunatamente nel punto in cui sono uscito non c’era alcun muro e sono riuscito a saltare fuori dalla vettura sulle mie gambe“.

Paddy Lowe, direttore tecnico della scuderia, ha invece preferito essere cauto e per ora non conferma la motivazione data dal giovane pilota: “È solo una teoria non confermata al momento dobbiamo svolgere delle ulteriori verifiche ma abbiamo trovato dei resti di quello che sembra essere un sacchetto di plastica“.

 

Foto immagine in evidenza: Autosport