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MotoGp, problemi tecnici e di convivenza in Yamaha: serve soluzione urgente

MotoGp, problemi tecnici e di convivenza in Yamaha: serve soluzione urgente

L’inizio di stagione promettente in casa Yamaha, che aveva deciso di puntare su un mix tra la gioventù di Maverick Viñales e l’esperienza di Valentino Rossi, aveva fatto ben sperare la scuderia giapponese. Quanto accaduto nelle ultime gare ha però smorzato in modo deciso l’entusiasmo. I problemi sono apparsi evidenti in Austria dove lo spagnolo si è piazzato sesto e il “Dottore subito dietro di lui”: la convivenza tra i due non sembra essere più quella dei primi tempi e anche la moto non dà le risposte attese. Correre ai ripari il prima possibile è fondamentale: a beneficiare di questa situazione sono innanzitutto gli avversari, Honda e Ducati su tutti.

Problemi di convivenza e risultati

Nella prima parte di stagione i risultati ottenuti dalla Yamaha erano andati ben oltre le aspettative più rosee. Viñales aveva dimostrato di non aver alcun timore a competere con avversari ben più navigati di lui e, anzi, si era detto felice di poter migliorare da un compagno come Valentino Rossi. Anche il “Dottore” riusciva a collezionare record e vittorie nonostante i 38 anni ormai compiuti.

In breve tempo, però, le soddisfazioni iniziali hanno lasciato il posto a prove poco convincenti, che hanno spinto la scuderia giapponese a provare a correre ai ripari in corsa. Nemmeno questo sembra essere però servito del tutto. Il nuovo telaio introdotto in Austria ha ridotto solo parzialmente i problemi di grip, fatti notare in primis dal pesarese che ha invitato il team a muoversi di conseguenza prima che sia troppo tardi.

Anche l’armonia che regnava fino a qualche settimana fa sembra essere svanita. I due piloti hanno infatti idee diverse (e non lo nascondono) su come risolvere il gap. Il pensiero di “Rossifumi” non lascia spazio a grandi interpretazioni: “Faccio spesso io il lavoro di assetto anche per Maverick…” – ha detto. Poco felice della situazione anche il giovane collega: “Così non mi trovo più – ha replicato -. Ho cambiato anche stile di guida, meno aggressivo per adattarmi alla moto e non logorare troppo il posteriore, ma ho perso il feeling di inizio stagione, quando volavo“. Un attacco nemmeno troppo nascosto ai tecnici, che avrebbero preferito, a suo dire, seguire i dettami del nove volte campione del mondo.

Non c’è più tempo da perdere

Se non si vuole perdere ulteriore terreno rispetto agli avversari, Honda e Ducati su tutti, serve trovare una soluzione incisiva il prima possibile. Mancano ormai poche gare alla fine del Mondiale e il distacco da Marquez e Dovizioso sta crescendo sempre di più.

Entrambi i centauri hanno provato a indicare alcune possibili soluzioni, ma anche su questo non convergono. “Forse non dovremmo cambiare sempre telaio, ma usarne uno e concentraci su quello” – ha detto il giovane spagnolo. Per Valentino, invece, il difetto non sarebbe nuovo: “Il problema è lo stesso dell’anno scorso, è chiaro che non lo abbiamo risolto, ma sono un buon collaudatore e se la Yamaha mi sta a sentire ne usciamo presto“. A questo punto deve essere la Yamaha a gestire al meglio la situazione, ma senza tergiversare ulteriormente.