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Papa Francesco contro la guida con il cellulare: “È da irresponsabili”

Papa Francesco contro la guida con il cellulare: “È da irresponsabili”

Prestare la massima cautela quando ci si mette alla guida è fondamentale per non mettere a rischio la propria vita e quella degli altri automobilisti. Rispettare i limiti di velocità imposti sulle strade è un primo passo, ma è altrettanto importante evitare di utilizzare il cellulare quando si è al volante. Lo smartphone può essere infatti troppo spesso motivo di distrazione. Di questo è pienamente convinto anche Papa Francesco. Secondo il Santo Padre questo modo di agire è da irresponsabili.

Un monito da tenere bene a mente

Papa Francesco è certamente uno dei Pontefici più amati degli ultimi anni. Moltissimi fedeli apprezzano la sua volontà di aprirsi anche a chi solitamente era emarginato dalla Chiesa e la capacità di dare una parola di conforto a chi è in difficoltà. Questa volta, il Santo Padre ha deciso di prendere la parola su una questione importante per tutti noi: la sicurezza in auto.

Bergoglio ha infatti sottolineato quanto sia sbagliato utilizzare il cellulare alla guida. Non ha esitato a criticare “lo scarso senso di responsabilità da parte di molti conducenti. Spesso sembrano non avvedersi delle conseguenze anche gravi della loro disattenzione (per esempio con l’uso improprio dei cellulari) o della loro sregolatezza” – ha detto in occasione dell’udienza tenuta in occasione dei 110 anni della Polizia ferroviaria e dei 70 anni della Polizia stradale.

Francesco ha le idee chiare anche sulle cause di questo modo di agire: “Tutto questo è causato da una fretta e da una competitività assunte a stili di vita, che fanno degli altri conducenti come degli ostacoli o degli avversari da superare, trasformando le strade in piste di “formula uno” e la linea del semaforo nella partenza di un Gran Premio”.

Le sanzioni non bastano

Pochi mesi fa il governo aveva già preso in esame la questione. Introdurre una norma per punire chi usa il telefono alla guida era davvero urgente. Si è così optato per la sospensione della patente già dalla prima infrazione.

Tutto questo, però, secondo il Papa non è sufficiente: “A incrementare la sicurezza – ha detto Francesco –non bastano le sanzioni. Ma è necessaria un’azione educativa, che dia maggiore consapevolezza delle responsabilità che si hanno nei confronti di chi ci viaggia accanto. Questa azione di sensibilizzazione e accrescimento del senso civico, sia nel settore stradale che in quello ferroviario, dovrebbe trarre tutti i frutti possibili dall’esperienza che voi, uomini e donne della Polizia, accumulate ogni giorno sulle strade e sulle ferrovie, nel vostro contatto diretto con le persone e le problematiche”.