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Coronavirus: il cambio delle gomme invernali è rinviato al 15 giugno

Coronavirus: il cambio delle gomme invernali è rinviato al 15 giugno

La pandemia globale da Covid-19 ha portato numerosi stravolgimenti nella nostra vita quotidiana ma generalmente in ogni campo della vita. Le competizioni sportive, come le stagioni di Moto Gp e Formula 1, sono state sospese e anche a livello normativo, molte deroghe, sospensioni e bonus sono stati varati o sono sul tavolo del governo.

In questi giorni, infatti, si sta ragionando sull’introduzione di un incentivo per favorire la mobilità green e individuale, come le biciclette o i mezzi elettrici come i monopattini. Tutto ciò per ridurre l’incidenza di utenza sul trasporto pubblico di gruppo, come autobus e metropolitane.

Adesso, il governo ha lanciato una nuova disposizione, dovuta al Coronavirus, il rinvio dell’obbligo di sostituzione delle gomme invernali con quelle estive.

Chi sarà coinvolto nella proroga?

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha concesso una ulteriore proroga riguardo la scadenza dell’obbligo di sostituzione dei pneumatici invernali con quelli estivi. La nuova data limite per l’espletazione del cambio è stata fissata al 15 giugno.

Già un precedente rinvio aveva posticipato l’incombenza dal 15 aprile al 15 maggio, perché impossibile da rispettare in fase di isolamento. Adesso, l’ulteriore proroga è arrivata per permettere ai gommisti di effettuare tutti gli interventi necessari con maggiore organizzazione ed evitando assembramenti, avendo più tempo a disposizione.

Il rinvio coinvolge tutte le auto che montano pneumatici invernali , da sostituire con quelli estivi più adatti alle alte temperature. Sono esentati dall’incombenza invece tutti quelli che usano ruote adatte a tutte le stagioni o il cui indice di velocità è uguale o superiore a quello che si riscontra nel libretto di circolazione.

Le possibili sanzioni

La decisione del Ministero è stata ben accolta dalle associazioni di categoria, come riportato da La Repubblica, che cita anche le parole del presidente di Assogomma: “Questa sensibilità dimostrata dal Ministero, è frutto sicuramente della legittimità della richiesta ma anche del rapporto di reciproca fiducia, ascolto e collaborazione“.

Attenzione però, alla nuova scadenza del 15 giugno, perché in caso di inadempimento si potrà incorrere a sanzioni che vanno da 422 euro fino a 1695 euro.