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Regno Unito, stop ad auto a benzina e diesel già nel 2030

Regno Unito, stop ad auto a benzina e diesel già nel 2030

Il Regno Unito ha formalizzato in un piano in 10 punti l’intento di arrivare ad emissioni zero entro il 2050. In questo piano, una delle misure più importanti riguarda la mobilità: si punta allo stop ad auto a benzina e diesel a partire dal 2030. Una disposizione di cui si era parlato già tempo fa e che sarebbe dovuta entrare in vigore dal 2040.

Stop alle auto a benzina e diesel: la scelta del Regno Unito

Ormai da qualche tempo tutte le case automobilistiche stanno prestando un’attenzione particolare nei confronti dell’ambiente mettendo sul mercato modelli che siano in grado di garantire bassi consumi ed emissioni ridotte (in alcuni casi pari a zero). A beneficiarne in maniera sensibile non sarà solo il portafoglio di chi le utilizza in fase di rifornimento, ma anche il Pianeta. Ma nel Regno Unito si è deciso di fare un passo in più: a partire dal 2030 sarà vietata la circolazione e la vendita di auto a benzina e diesel. Un’idea che anticipa così, di fatto, di un decennio lo stop originariamente previsto per il 2040.

Un provvedimento di questo tipo potrà così favorire non solo uno svecchiamento del parco vetture in circolazione, ma anche spingere un maggior numero di persone a puntare su mezzi con alimentazioni alternative a quelle tradizionali, quali ibride ed elettriche.

La Gran Bretagna vuole così fare da precursore rispetto ad altri territori: l’obiettivo è quello di puntare al traguardo delle “zero emissioni” nocive entro il 2050. I veicoli ibridi potranno comunque continuare a circolare nel Regno fino al 2035.

Il piano del governo inglese

L’esecutivo inglese punta comunque a rendere il meno traumatico possibile la transizione ad un’economia green. Proprio per questo tra le misure annunciate dal premier c’è l’incremento sul territorio del numero di colonnine dove poter ricaricare il proprio veicolo. Questi saranno posizionati presso i caseggiati e lungo le strade. Gli scettici dell’elettrico potranno quindi dormire sogni tranquilli. Non dovrebbero mancare anche incentivi ad hoc per aiutare i cittadini nella fase di transizione: si parla di almeno 600 milioni di sterline da destinare per l’acquisto dei mezzi ecologici.

Ma non ci si limiterà a questo. Si punta anche a sostenere lo sviluppo di motori diesel puliti HGV, che potranno essere utilizzati per il trasporto merci. A questo si affiancheranno l’installazione di piste ciclabili e pedonali e e la realizzazione d’impianti di riscaldamento a idrogeno. Queste sono ovviamente solo alcune delle misure che la Gran Bretagna adotterà e che ha annunciato la scorsa settimana. Sono previsti infatti provvedimenti e fondi (sul piatto ci sono complessivamente 12 miliardi di sterline e si prospetta la creazione di 250mila posti di lavoro) per sperimentare l’idrogeno per riscaldare le case, per il rimboschimento di un’area di 30mila metri quadrati, il recupero di alcune riserve naturali e fondi per la sperimentazione dell’eolico e di tutte le energie pulite, anche se, il governo ha anche inserito fondi per lo sviluppo di piccole e grandi centrali nucleari.

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