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Seggiolini antiabbandono: scatta l’allarme di Altroconsumo, ma il Ministero smentisce

Seggiolini antiabbandono: scatta l’allarme di Altroconsumo, ma il Ministero smentisce

C’è una questione che riguarda i seggiolini antiabbandono che è stata sollevata da Altroconsumo in merito alle criticità dei dispositivi in commercio: secondo l’associazione, non ci sarebbero dispositivi in grado di attivarsi senza che i genitori compiano un’azione e, in questo caso, verrebbe meno la funzione salva-vita che dovrebbe attivarsi nell’eventualità in cui ci si dimentichi il proprio figlio a bordo dell’auto. Secondo il Ministero, tuttavia, non risulterebbero in commercio dispositivi non a norma. Poi, c’è la questione della moratoria per rimandare l’applicazione delle sanzioni a chi dovesse essere non munito del dispositivo.

Altroconsumo lancia l’allarme sui seggiolini antiabbandono

Secondo l’associazione Altroconsumo, non ci sarebbero in commercio dispostivi antiabbandono da installare sui seggiolini che abbiano le caratteristiche richieste. Come si legge su TgCom24, l’associazione scrive: “Oggi come oggi non c’è alcun sistema in commercio che abbia entrambe queste caratteristiche: cioè che sia approvato dalla casa produttrice dei seggiolini e, allo stesso tempo, non preveda alcuna azione per attivarsi“. Questa affermazione viene però smentita dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Come riporta il Corriere della sera, dal suo staff avrebbero fatto sapere: “Non ci risulta che siano in circolazione prodotti non rispondenti ai requisiti. In ogni caso la vigilanza sui requisiti previsti per legge è affidata alla Motorizzazione“. In ogni caso, per essere certi che il dispositivo acquistato rispetti i requisiti in vigore la polizia stradale raccomanda di fare richiesta della dichiarazione di conformità al momento dell’acquisto. Il Ministero ha infatti spiegato sul suo sito che non necessitano di omologazione ma semplicemente della suddetta dichiarazione.

Sanzioni: gli emendamenti del governo

Un emendamento del PD e uno del M5S: i primi vorrebbero fare slittare l’applicazione delle sanzioni per chi venisse sorpreso senza dispositivo antiabbandono al 6 marzo 2020, gli altri all’1 giugno. Le sanzioni restano dunque in sospeso fino a quando non si procederà all’approvazione di uno dei 2 emendamenti. In ogni caso, la legge obbliga dal 7 novembre le famiglie che viaggiano in auto con bambini di età inferiore a 4 anni a dotarsi di tali dispositivi, pena la decurtazione di 5 punti dalla patente e il pagamento di una multa che può avere un importo variabile da 83 a 333 euro.

Chi nel corso di 2 anni ha commesso 2 infrazioni, a parte la decurtazione dei 5 punti della patente, andrà incontro anche alla sospensione della stessa da 2 settimane a 2 mesi. È consigliabile conservare lo scontrino relativo all’acquisto del dispositivo antiabbandono per beneficare degli incentivi nel momento in cui verranno attivati.

Foto in alto: Shutterstock