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MotoGP: troppo stress per Fabio Quartararo, necessario l’aiuto dello psicologo

MotoGP: troppo stress per Fabio Quartararo, necessario l’aiuto dello psicologo

Il Coronavirus sta mettendo a dura prova il mondo delle due e delle quattro ruote. Dopo l’ultima notizia del rinvio del Gp d’Argentina infatti, il morale è decisamente basso e si attende speranzosi in una prima data certa d’inizio stagione. Intanto Fabio Quartararo, in un’intervista rilasciata per GQ Italia, svela i retroscena della scorsa stagione. Il troppo stress lo ha costretto a chiedere aiuto allo psicologo ma non manca una giusta dose di autostima per i complimenti ricevuti dal “Dottore” in persona.

“Dovevo trasformare la tensione negativa in energia positiva”

Fabio Quartararo ha debuttato in MotoGp la scorsa stagione entrando a far parte del Team Petronas. Durante la prima gara in Qatar, dopo un quinto posto conquistato in Q2, un problema in griglia di partenza non gli ha permesso di partire allo scattare del “via”. Questo evento non ha comunque minato la sua carriera infatti alla fine della scorsa stagione ha collezionato ben sei pole position, sette podi e il quinto posto in classifica generale. Nonostante i buoni risultati, quell’evento in Qatar non è stato facile da digerire. A un anno da quel Gp svela i retroscena: “Senza adrenalina morirei, è la mia benzina naturale. Tuttavia, quando ne arriva troppa nelle vene, i nervi saltano e si corre il rischio di rovinare tutto. Dalla felicità sono passato alla disperazione totale. E continua: “È stata una situazione orribile, ma avevo bisogno di capire che dovevo trasformare la tensione negativa in energia positiva e ho trovato il coraggio di chiedere aiuto ad uno psicologo. Ho toccato il fondo, sono risalito in superficie con un lavoro introspettivo ed alcuni esercizi facili. I benefici in pista si sono visti immediatamente.

“Voglio diventare come lui”

Il pilota francese ha ultimamente firmato un contratto con il team ufficiale Yamaha per la stagione 2021 e 2022, andando a sostituire il suo mito Valentino Rossi. “Sono cresciuto guardandolo in tv e nei poster con cui avevo interamente rivestito le pareti della mia stanza. “Voglio diventare come lui”, mi ripetevo di continuo”. Il “Dottore” è quindi un punto di riferimento per Quartararo ma a quanto pare la stima è reciproca: Mi ha definito una “bega”. Non conoscevo il termine e gli ho chiesto la traduzione: in pratica, sarei un “impiccio”, una “seccatura”. Detto da Vale, lo considero un complimento esagerato.

Foto in alto: pagina Instagram Fabio Quartararo