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Yamaha accusa Ducati per il MotoGP di Misano: “Terrorismo piscologico”

Yamaha accusa Ducati per il MotoGP di Misano: “Terrorismo piscologico”

La MotoGP sta per sbarcare al Motorland di Aragon, 15° tappa del Motomondiale 2022, e la lotta tra Yamaha e Ducati si infiamma. Pecco Bagnaia è a soli 30 minuti di distacco da Fabio Quartararo, il che significa che il campione potrebbe sorpassarlo nei prossimi 6 appuntamenti. Per questo, tra le squadre comincia a esserci parecchia tensione.

Enea Bastianini, il duello con Pecco Bagnaia fa infuriare Ducati

Durante il MotoGP di Misano, un avvenimento ha dato il via a tensioni nel paddock. Enea Bastianini, all’altezza della Curva 4, ha cercato di superare Pecco Bagnaia, in testa alla gara, con una staccata oltre il limite rischiando di colpire la moto del pilota. Questo comportamento non è andato giù alla Ducati, in particolar modo a Claudio Domenicali, che nel post gara si è sfogato.

Durante un’intervista a Sky Sport, riportata da FanPage, Domenicali dichiara: “Enea (Bastianini, ndr) si è comportato bene, ma all’ultimo giro si poteva risparmiare quella staccata: ha rischiato troppo, non ci piace. So che fa parte della natura dei piloti, ma ci sono 150 persone che lavorano alle loro spalle, c’è un’azienda, bisogna cercare di lavorare per la squadra, altrimenti poi veniamo criticati perché non vinciamo il Mondiale piloti: in pista vinca il migliore, ma senza fare stupidaggini.

Yamaha pesanti accuse alla Ducati: ecco i motivi

La lotta per il Motomondiale si infiamma sempre di più, man mano che si avvicina la fine. Yamaha, dopo l’appuntamento a Misano che ha visto aggressiva la condotta di Enea Bastianini, accusa la Ducati di terrorismo piscologico.

Il motivo è anche legato al fatto che la casa di Borgo Panigale possa contare 8 piloti sulla griglia, rispetto a Yamaha. Questo elemento, secondo la scuderia, creerebbe un gioco di squadra che favorisce la Ducati. A parlare in tal senso è il team manager di Yamaha, Massimo Meregalli, che in un’intervista alla Gazzetta dichiara: “Le Ducati in pista sono tante e giocano su questa cosa. Sono convinto che se a Misano non fosse stato fatto terrorismo psicologico, Bastianini avrebbe provato prima a battere Bagnaia“. Poi conclude elogiando il campione Ducati: “Va dato atto a Pecco di non aver commesso errori“.

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