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Chi è Carlos Sainz, l'”erede” di Vettel alla Ferrari, che ha i motori nel DNA

Chi è Carlos Sainz, l'”erede” di Vettel alla Ferrari, che ha i motori nel DNA

La Ferrari ha scelto: Carlos Sainz è il successore di Sebastian Vettel e condividerà il paddock con Charles Leclerc a partire dal 2021. Il giovane pilota è un figlio d’arte, il padre è infatti stato campione del mondo nel rally per ben 2 volte. Si è distinto nelle scorse stagioni, soprattutto nel 2019, per il suo talento. Anche se sicuramente Sainz non può contare sulla stessa esperienza di Sebastian Vettel, la spregiudicatezza tipica della gioventù potrà essere un elemento a favore del nuovo pilota del “Cavallino”, che inizierà a correre con la Rossa dal 2021.

Chi è Carlos Sainz

Nella scorsa stagione, la prima alla McLaren, Carlos Sainz ha conquistato il risultato migliore della sua carriera, il sesto posto nella graduatoria piloti. Pare che il giovane ami lo sport a 360° gradi: praticherebbe il ciclismo, la boxe, il surf, il calcio e sarebbe anche tifosissimo del Real Madrid. Tra le sue passioni ci sono anche i social network, dove può contare su 1,3 milioni di follower su Instagram, e i videogiochi. Tra i piloti che più ammira ci sarebbero il connazionale che ha corso con la Ferrari, Fernando Alonso, e il grande campione di questi anni, Lewis Hamilton.

Carlos Sainz jr sarà il terzo spagnolo nella storia della Ferrari, dopo Alfonso de Portago e Fernando Alonso. Per la maggior parte dei piloti arrivare a Maranello rappresenta il coronamento di un sogno, pur sapendo di dover raccogliere una sfida tutt’altro che semplice: la scuderia italiana non riesce infatti a conquistare un titolo ormai dal 2007 e la voglia di interrompere il digiuno è ormai sempre più forte.

A differenza del suo predecessore Vettel, l’iberico ha certamente meno esperienza, ma il feeling con i motori c’è e resiste ormai da tempo. I primi passi in pista, e per un figlio d’arte come lui sembrava difficile non mettersi alla prova da giovanissimo, risalgono infatti a quando aveva solo undici anni. Al pari di altri colleghi ben più affermati (anche Michael Schumacher aveva compiuto una scelta analoga), le prime gare arrivano in go kart. Le sue doti si mettono in evidenza sin da subito con il successo alla Monaco Kart Cup del 2009, ultimo anno di militanza nella categoria.

Il salto nelle monoposto

Potersi mettere al volante di una monoposto rappresentava però un sogno da realizzare, pur essendo ancora un ragazzino. La prima opportunità importante arriva così nel 2010, anno in cui Carlos Sainz entra in una realtà importante come quella del Red Bull Junior Team. E anche qui i riscontri positivi non tardano ad arrivare: arriva infatti il titolo di Rookie of the Year nel campionato europeo di Formula BMW.

Da lì in avanti sarebbe iniziata un’escalation importante, che conferma come spesso il DNA non menta. L’anno successivo arriva poi il trionfo alla Northern European Cup della Formula Renault 2.0. Un’ulteriore salto nella sua carriera avviene nel 2012, annata che porta al passaggio nel campionato britannico di Formula 3: qui dimostra la sua continuità grazie a quattro vittorie e un sesto posto nella classifica piloti finale. Quella stagione si rivela davvero ricca di impegni con la partecipazione al campionato europeo e alla F3 Euro Series, dove totalizza una quinta e una nona posizione.

Nel 2015, approda in Formula Uno. Sainz corre per quasi 3 anni in Toro Rosso, poi nel 2017 arriva l’ingaggio in Renault e, infine, nel 2019, in McLaren, dove ha conseguito il suo risultato migliore. La scuderia di Woking pare fosse addirittura intenzionata a presentargli una contro offerta pur di trattenerlo, ma il richiamo del “Cavallino” si è rivelato troppo forte. Quando passano certi treni, si sa, è necessario approfittarne…

Foto in alto: Shutterstock