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Valentino Rossi, la Yamaha non lo soddisfa: cresce la frustrazione

Valentino Rossi, la Yamaha non lo soddisfa: cresce la frustrazione

Valentino Rossi aveva iniziato la stagione con grandi aspettative e il desiderio di realizzare un obiettivo che rincorre da tempo: il decimo titolo in carriera. Anche quest’anno, però, le prime avvisaglie non sono state del tutto positive. Inevitabilmente viene da chiedersi se il rinnovo biennale, sottoscritto qualche settimana fa con la Yamaha, sia stata la scelta giusta. Il “Dottore” potrebbe quindi cambiare idea nei prossimi mesi?

Il bivio di Valentino

Valentino Rossi ha compiuto 39 anni da qualche mese, ma ha ancora l’entusiasmo e la voglia di vincere tipica di un ragazzino. Proprio questi sono stati gli elementi che lo hanno spinto a firmare il rinnovo per altri due anni con la Yamaha. Il rapporto con la scuderia giapponese è saldo ormai da tempo: il “Dottore” non dimentica infatti la fiducia che la scuderia ha mostrato in lui decidendo di “riprenderlo” dopo il periodo opaco trascorso in Ducati.

In tutta questa situazione non tutto però va per il verso giusto. In questa prima parte di stagione, infatti, la moto ha dimostrato di non essere ancora riuscita a colmare del tutto il gap rispetto alle rivali più accreditate, Honda e Ducati. Nelle ultime gare, anche la Suzuki sembra stare evidentemente meglio. Inevitabilmente questo non può che provocare un sentimento di frustrazione in uno come lui che sa bene cosa si provi quando si ha la possibilità di primeggiare sugli altri.

Tutto questo potrebbe riaprire nuovi scenari in vista del 2019? Al momento sembra piuttosto difficile, ma le sorprese non possono essere escluse.

Valentino Rossi in pista con la sua Yamaha (Foto: LAT Images)

Il nuovo record del “Dottore”

In attesa di capire se l’andamento della stagione attuale possa cambiare i piani del numero 46, il pesarese può festeggiare l’ennesimo record della sua carriera. In Spagna, dove ha corso l’ultimo weekend, una volta superato il 15esimo giro ha tagliato un traguardo di tutto rispetto: il suo contachilometri personale ha toccato quota 40.075 chilometri, pari alla circonferenza terrestre. Un risultato che solo chi ha una presenza in pista lunga e vincente come la sua può pensare di raggiungere.

A parlare per lui sono i numeri: in 23 anni di carriera ha infatti totalizzato 115 vittorie, 228 podi e nove titoli di campione del mondo in quattro categorie differente. Il numero 46 non può quindi che essere orgoglioso di quanto fatto finora: “Sicuramente è una cosa a cui non avevo pensato, devo dire la verità. È una bella soddisfazione, perché quando sei in gara devi dare sempre il massimo, quindi avere fatto un giro intero della Terra non è male” – ha detto ai microfoni di Sky Sport.

 

Foto immagine in evidenza: Moto.it